Tfc ha iniziato le operazioni di modifica delle carabine Zastava M76 dissequestrate.
È la prima delle tre fasi programmate, la più onerosa per la mole di lavoro da eseguire: Tfc ha comunicato (e l’associazione Auda ha confermato) che sono iniziate le operazioni di modifica sulle carabine Zastava M76. Si tratta di parte dell’iter avviato dalle ordinanze di dissequestro, secondo le quali bisogna intervenire per impedire un’involontaria sequenza di colpi. Le armi da modificare sono centinaia, quindi queste operazioni proseguiranno durante le prossime settimane.
Ultimate le modifiche, sarà necessario un intervento del Banco nazionale di prova, che dovrà verificare e attestare che tutto sia stato eseguito correttamente su ciascun’arma. Tfc curerà anche l’ultima fase: le carabine dissequestrate saranno trasportate verso la sede; i proprietari saranno poi informati e potranno accordarsi per il ritiro diretto a Villa Carcina (Bs) o il trasporto presso un’armeria di loro fiducia.
Un piccolo lotto di Zastava dissequestrate ha una sorte diversa. Alcune decine di armi, che secondo le perizie non potevano sparare a raffica e non necessitavano d’interventi, sono state prese direttamente in carico dalla Tfc che si sta occupando della restituzione agli aventi diritto. Per le altre Zastava non sparanti a raffica, già restituite da mesi ai legittimi proprietari, furono le le varie questure a gestire questa fase. Ora, con i compiti passati a un unico soggetto privato, si preannuncia una riduzione dei tempi e delle relative problematiche.
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