La app permette di contattare direttamente le sale operative delle questure.
Si chiama Youpol ed è la nuova app della polizia di Stato, presentata proprio nelle ultime ore; l’applicazione, scaricabile su tutti gli smartphone e tablet che utilizzano tecnologia Android e Ios, consente di interagire con la polizia inviando immagini e segnalazioni scritte, anche in maniera anonima, direttamente alle sale operative delle questure, anche se ci si trova in una provincia diversa.
Nella conferenza stampa di presentazione alla quale ha partecipato anche il ministro dell’Interno Marco Minniti, il capo della polizia Franco Gabrielli ha rimarcato che Youpol «non è uno strumento di delazione: non abbiamo bisogno di avere spioni sul territorio» e che la sua funzione più che repressiva è preventiva. Con la app, attualmente operativa nelle città di Roma, Milano e Catania, si potranno denunciare fatti di cui si è testimoni diretti o di cui si è appreso in forma mediata; dal prossimo febbraio la app sarà estesa a tutti i capoluoghi di regione, poi dall’agosto 2018 sarà implementata in tutte le province italiane.