Un’inchiesta della testata americana si incentra su coloro che sono sopravvissuti alle sparatorie nelle scuole.

Negli ultimi 20 anni sono stati 187.000 gli studenti coinvolti nelle sparatorie nei campus e nelle scuole americane: è il risultato di un’inchiesta del Washington Post che parte dalla strage di Columbine (1999) per sottolineare come il racconto delle school shooting negli Stati Uniti abbia perso di vista i sopravvissuti. Secondo la testata, che ha studiato i dati e raccolto testimonianze per un anno intero, sono 193 gli istituti scolastici coinvolti; il Washington Post non manca comunque di sottolineare che le sparatorie nelle scuole rappresentano una piccola frazione degli episodi che costellano il Paese. Il picco si è registrato nel 2014, con 15 sparatorie in un anno; ma i giornalisti temono che il 2018, con 11 casi in meno di tre mesi, possa ottenere il record peggiore.