Gianni Tonelli, segretario del SAP, sostiene che debba essere modificata la legge in vigore sulla legittima difesa.
Difendersi è sempre legittimo. È il senso delle dichiarazioni di Gianni Tonelli, segretario del Sindacato autonomo di polizia, nel corso di un intervento a Radio Radio. E la polizia si divide in due fronti, dopo le dichiarazioni contrapposte di Daniele Tissone (Silp-Cgil).
Il segretario del SAP ritiene che la normativa sulla legittima difesa debba essere cambiata. La legge in vigore richiede infatti una valutazione successiva della proporzionalità della reazione che però lascia il vantaggio della prima mossa al delinquente. “I cittadini non possono essere sotto scacco” di quelli che Tonelli definisce non più topi d’appartamento, ma “bestie d’appartamento”.
Tonelli ne parla come di una questione di buonsenso, non di emotività. Anche perché quando sono stati tagliati 45.000 uomini nelle forze dell’ordine, “lo Stato è totalmente inadempiente rispetto a quelli che sono i suoi doveri”. E non si tratta di umori del momento, magari legati ai più recenti fatti di cronaca: “sono anni che la questione è sul tappeto”. Porre un limite alla legittima difesa “è una posizione ideologica contro il sentire collettivo”.
Difendersi è sempre legittimo
Il numero uno del SAP sostiene che la questione sia molto più semplice delle eventuali mistificazioni. “Sei venuto in casa mia? Chi te l’ha detto di venire? Sei venuto con buone intenzioni? No, per niente, perché sei venuto per rubare. Io non so come vada a finire. E anche se tu non avevi intenzione di fare del male a nessuno, non si può sapere come vada a finire. Tu devi assumerti la responsabilità anche di quello che può accadere”.