Gli organizzatori di Eos ’22 hanno diffuso un report sul valore del settore armiero e venatorio in Italia.
Ha un peso notevole sull’economia italiana (nel 2018 fatturava più di sette miliardi, pari a quasi mezzo punto di pil) e pertanto è bene studiare a fondo ogni analisi che lo riguarda: l’ultima arriva dagli organizzatori di Eos ’22 che in concomitanza con l’apertura della fiera hanno diffuso un report aggiornato sul valore del settore armiero e venatorio in Italia; i più recenti riguardavano soprattutto situazioni locali, come lo studio dell’Università di Firenze, e l’impatto della pandemia.
La produzione di armi è in crescita costante: nel 2021 s’è sfondato il muro del milione e centomila pezzi, record che però probabilmente sarà superato già nel corso di quest’anno; fino a marzo il Banco di prova ha infatti ricevuto 273.901 armi, +4,69% rispetto alle 261.625 testate nel primo trimestre del 2021. Aumenta la produzione soprattutto delle armi lunghe sportive e da caccia e delle armi corte sportive e comuni.
Attualmente le imprese che operano nel settore sono 2.334, il 3% in più rispetto al 2010; 11.433 gli addetti, +0,7% rispetto al 2010. Tra tiro agonistico e caccia si contano più di 1.200.000 praticanti.
Leggi le news, gli approfondimenti legali e poi tutti i test di armi e di munizioni sul portale web di Armi Magazine.