Firmato a Roma, presso il Comando generale dei Carabinieri, un protocollo d’intesa tra Arma e Ispra, teso a favorire la collaborazione tra le due istituzioni, nell’ambito delle rispettive competenze, verso una strategia condivisa per mettere in atto le azioni necessarie all’ottimizzazione delle attività di tutela ambientale.
Nell’accordo, tra le altre azioni in sinergia, sono previsti: controlli per la prevenzione degli illeciti ambientali, sviluppo di attività per fronteggiare eventi di crisi ed emergenze ambientali e per la valutazione del danno, controlli del commercio di specie ittiche illegali e di attività legate alla contraffazione sempre in ambito ittico, sviluppo di programmi di monitoraggio ambientale per contrastare i fenomeni legati ai cambiamenti climatici, attività di informazione ambientale presso le scuole.
“Il protocollo è il punto d’inizio di una rinnovata collaborazione. Siamo convinti – ha sottolineato il comandante generale Tullio Del Sette – che da una cooperazione tra l’Arma dei Carabinieri, la più grande polizia ambientale d’Europa, e Ispra nasceranno sinergie utili ai cittadini e all’ambiente italiano, per la sua conservazione, la tutela e il recupero laddove necessario, e per la diffusione di una sempre maggiore cultura della legalità ambientale”.
“E’ un momento importante non solo per le due istituzioni che hanno firmato questo protocollo, con cui si sancisce una collaborazione che già era in atto per alcune attività – ha dichiarato Stefano Laporta, presidente Ispra – ma anche per tutti i cittadini, che da oggi possono contare su uno strumento in più di controllo sia per gli illeciti ambientali che per tutte quelle emergenze che negli ultimi anni abbiamo visto accadere sempre più violente e frequenti nel nostro Paese. In particolare Ispra, anche attraverso il coordinamento del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa), metterà a disposizione tutti gli strumenti, le conoscenze e le risorse di cui dispone a livello nazionale per il raggiungimento dei livelli di tutela ambientale di cui il Paese ha bisogno”.
“Questo è un protocollo estremamente operativo – ha sottolineato il direttore generale di Ispra Alessandro Bratti – che sancisce una collaborazione in parte già attiva in alcuni territori. Si tradurranno in azioni più concrete tutte quelle conoscenze e competenze che le due istituzioni hanno maturato nel tempo in campo ambientale”.