In vista di Parigi 2024, su ventiquattro teoricamente possibili al momento sono nove le carte olimpiche conquistate dall’Italia nelle specialità di tiro a segno e tiro a volo.
Sette carte olimpiche a due: in vista di Parigi 2024 (la cerimonia d’apertura è prevista per il 26 luglio) il tiro a volo italiano è decisamente avanti al tiro a segno.
Considerato che in ogni specialità ogni federazione può schierare al massimo due atleti, per il tiro a volo è vicino l’en plein: manca soltanto il secondo pass per lo skeet maschile, da affiancare a quello conquistato da Luigi Lodde; insieme a lui nell’elenco si trovano già Diana Bacosi, Martina Bartolomei e, per il trap, Mauro De Filippis, Giovanni Pellielo, Jessica Rossi e Silvana Stanco.
La vittoria di Paolo Monna all’Europeo di Gyor ha raddoppiato il numero di carte olimpiche fin lì conquistate nelle specialità di tiro a segno, entrambe nell’aria compressa a 10 metri (lui pistola, Danilo Sollazzo carabina).
Nel tiro a segno però l’Italia avrebbe l’opportunità di schierare fino a sedici atleti: restano ancora degli slot disponibili, tendenzialmente sette in ogni specialità, ma ancora nessuno s’è qualificato per la carabina e la pistola 10 metri femminile, per la carabina 50 metri tre posizioni e per la pistola 25 metri.
Bisogna peraltro ricordare che non è automatico che chi vince la carta ne sia l’utilizzatore effettivo: formalmente tutti i titoli sono assegnati al Comitato olimpico nazionale; di norma però non ci sono sorprese.
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