Il Sid organizza una serie di stage formativi per far conoscere le proprie tecniche di difesa personale.
È nato a Genova nello scorso febbraio, ora avvia una serie di stage formativi per diffondere le proprie tecniche di difesa personale su tutto il territorio. Il Sid, Sistema italiano di difesa personale, sarà presente a Settimo Torinese (26 ottobre) e a Reggio Emilia (23 novembre), prima di un incontro proprio là dove è nato, in Liguria, il 14 dicembre.
Sapersi proteggere: le tecniche di difesa personale
Le tecniche di difesa del Sid, sviluppate da personale in congedo dai corpi militari d’élite, non richiedono grande forza fisica. È il motivo principale per cui corsi e stage sono aperti ai maggiori di 12 anni di entrambi i sessi. Cinque le colonne del Sid: forza, rapidità, praticità, efficacia, completezza. E cinque anche i Paesi da cui si traggono le principali tecniche di autodifesa. L’Inghilterra insegna l’efficace scherma di pugno, la Cina le prese, le leve articolari e i punti vitali. Dalla Thailandia si apprendono le ginocchiate e le gomitate, dal Giappone le proiezioni e le gomitate. La Francia ha invece ispirato le tecniche di pugno e di calcio e l’abilità sugli spostamenti delle gambe.
Alla preparazione fisica, generale e specifica, seguono mental training codificato per la difesa personale e approfondimenti su anatomia e legislazione. Quattro i moduli su cui si articola il programma: difesa a mani nude in piedi e a terra, da oggetto contundente, da coltello.
Il coordinatore della campagna di formazione del Sid è Stefano Secci, militare in congedo che ha prestato servizio presso il 1° reggimento carabinieri paracadutisti Tuscania, ha partecipato a numerose missioni nazionali e internazionali e gode di un’esperienza più che trentennale in sport da combattimento, arti marziali e autodifesa. Per ulteriori informazioni consultare www.difesapersonale.cloud, scrivere a sidnazionale@gmail.com o telefonare al numero 348 4591786.