La Kimber ha presentato la R7 Mako Tactical, pistola microcompatta polimerica con canna filettata per l’installazione d’un moderatore di suono.
Tfs, ossia threaded [barrel] for suppression: è con queste tre lettere che nel corso dello Shot Shot di Las Vegas la Kimber ha presentato la sua ultima novità, la R7 Mako in versione Tactical.
La caratteristica chiave si capisce senza bisogno d’una certificazione Cambridge: la canna in acciaio inossidabile (1:10” il passo di rigatura) si completa con una filettatura, che ne porta la lunghezza a 3,92” (99,5 millimetri) e soprattutto consente l’installazione d’un moderatore di suono.
È un modo per rendere ancora più versatile (e a proposito di versatilità, in tutt’altro settore: avete scoperto le caratteristiche della nuovissima Sauer 505, carabina modulare in diciannove calibri e tre diverse calciature?) una delle più note pistole microcompatte polimeriche degli ultimi anni, all’interno della categoria che in inglese si definisce everyday carry, Edc, e che in italiano difficilmente si può rendere con qualcosa di diverso dalla locuzione «pistola per il porto occulto». Rispetto al modello base la Kimber ha inoltre lavorato sull’impugnatura, più grippante, e aggiunto una slitta Picatinny per l’installazione d’una torcia.
Sono due le varianti in cui la Kimber R7 Mako Tactical è disponibile: Or, ossia optic ready (734 dollari), e Oi, con installato il red dot Holosun Hs407K (951 dollari); in entrambe è già presente una mira TruGlo notturna a tre punti con riferimenti arancioni e bianchi.
Larga 25 millimetri e lunga 172 cui corrisponde un peso di 685 grammi, la R7 Mako Tactical si completa con un grilletto flat dal peso di scatto compreso tra 2.268 e 3.061 grammi; oltre ai due caricatori da 15+1 colpi calibro 9 mm, nella dotazione di serie si trova una fondina Kydex.
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