Per quattro volte alcuni studenti dell’Itc Almerico da Schio hanno svolto le lezioni di educazione fisica al poligono: contro la decisione si scaglia Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico.
L’istituto tecnico commerciale Almerico da Schio di Vicenza ha inserito tra le attività formative in orario scolastico la pratica del tiro a segno e alcune famiglie hanno contestato la scelta, facendosi sentire presso le istituzioni. Lo rende noto l’Ansa che ha raccolto la notizia dal consigliere veneto Andrea Zanoni (Partito Democratico), a sua volta informato dalla madre di uno studente.
Almeno due classi prime sono state condotte al poligono quattro volte, il 6, 13 e 20 dicembre e il 10 gennaio, data in cui l’insegnante ha verificato l’abilità nel tiro dei suoi studenti con un voto valido per la valutazione in educazione fisica. «L’utilizzo di pistole e armi, seppur a uso sportivo, non deve essere promosso in alcun modo dalla scuola pubblica», commenta Zanoni sulla propria pagina Facebook.
«Non è accettabile che la scuola diventi luogo nel quale facilitare l’avvicinamento e la pratica di strumenti che, al netto del risvolto sportivo, restano drammaticamente e in via prioritaria strumenti di offesa e morte».
Di sicuro il tema studenti al poligono è destinato a far discutere. Peccato che pochi ricordino due “dettagli” di estrema rilevanza: primo, i ragazzi hanno utilizzato armi sportive ad aria compressa; secondo, il tiro a segno è disciplina olimpica, praticabile fin dai 12 anni, che allena la concentrazione e il controllo di sé. Noi di Armi Magazine ci domandiamo: da quando praticare una disciplina olimpica è diventata un’attività esecrabile?