Rock Island Auction Company batte 1.981 armi all’asta. Ne spiccano almeno tre, decisamente curiose.
L’acquisto o la curiosità: sono essenzialmente due i motivi per cui si consulta un catalogo di armi all’asta. Tra i quasi 2.000 lotti, quello preparato da Rock Island Auction Company (Illinois) in vista del prossimo evento (11-13 settembre) mette in mostra almeno tre pezzi decisamente insoliti.
Il lotto 1132 identifica una pistola a catena Guycot da 25 colpi, uno degli ultimi quindici esemplari rimasti in circolazione. Ancora funzionante, non è però utilizzabile per via dello scarso potere d’arresto delle munizioni che impiega. Risale agli anni Settanta dell’Ottocento e il suo profilo la rende uno dei primi esempi di armi a elevata capacità. È tutta questione di funzionamento: la catena che le dà il nome dimora dentro il fusto e alloggia i proiettili, fatti ruotare dal grilletto a doppia azione. Rock Island prevede di batterla a un prezzo compreso tra i 10.000 e i 18.000 dollari.
Più o meno allo stesso periodo risale il revolver che Frankenau ha nascosto in un portamonete (lotto 208, asta 2.500 – 4.000 dollari): il grilletto sporge in modo tale che si possa sparare anche se il falso borsello rimane chiuso. Dotato di canna da ¾” (19 millimetri), il pezzo mantiene più dell’85% della finitura originale in nichel.
È invece datata Novecento, anni Sessanta, la pistola Chinese Type 64 Class III/Nfa con silenziatore incorporato (lotto 1487). Proveniente dalla collezione di Mitchell L. WerBell III, ha storicamente un campo d’impiego ridotto considerata la balistica delle sue munizioni 7,65×17 mm. Ma è chiaro che chi rilancerà i 18.000 dollari iniziali avrà comunque buoni motivi per aggiudicarsela.
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