La paura di norme restrittive dopo la strage di Las Vegas fa registrare un netto segno + sulle quotazioni in borsa delle aziende che producono armi.
La strage di Las Vegas fa volare i titoli dei produttori di armi. Come spiega Mark Zandi, economista di Moody’s, alla BBC, la tendenza è motivata dal timore di una stretta sulle norme: gli investitori ritengono che nelle prossime settimane i cittadini americani decideranno di fare acquisti in massa sul mercato delle armi da fuoco prima di un’eventuale modifica alla legge in vigore. A Wall Street Sturm Ruger è salita del 3,23%; +4% la quotazione di American Outdoor Brands, l’ex Smith & Wesson.
E divampa, immancabile, la polemica politica. Hillary Clinton, la candidata democratica sconfitta alle ultime elezioni, invita i propri concittadini a opporsi all’Nra.
Ma, come riporta Rai News, per Donald Trump è «prematuro» discutere delle politiche di controllo delle armi. «Ci saranno un momento e un luogo adeguati per il dibattito politico», ha spiegato Sarah Sanders, portavoce della Casa Bianca.