Il revolver calibro 38 che doveva essere accanto al cadavere dell’architetto Giuseppe Stefano Di Negro era stato portato via dai primi due soccorritori.
Se sia un suicidio o no dovranno stabilirlo gli inquirenti. Quel che è certo è che è stato ritrovato il revolver calibro 38 che doveva esserci accanto al cadavere di Giuseppe Stefano Di Negro, l’architetto spezzino trovato morto sabato sera sulle sponde di un torrente di Sarzana. L’avevano preso i primi due soccorritori, poco più che ventenni, con l’idea di rivenderlo in un secondo momento. I due hanno confessato alla polizia e per loro si profila un’imputazione per aver alterato la scena del crimine.