È accaduto a Firenze: protagonista un sudanese di diciotto anni.
Una sparatoria nel bel mezzo della città non è proprio affare di tutti i giorni. Tanto più se avviene con l’arma di ordinanza di un agente di polizia municipale, sottratta da un sudanese di diciotto anni nel corso di un controllo sfociato prima in un’aggressione e poi in una colluttazione.
È successo a Firenze, zona stadio, l’ultimo giorno di luglio. La pattuglia della polizia municipale è intervenuta a seguito della segnalazione di alcuni cittadini, allarmati perché una persona si gettava contro le auto in transito sul viale. Una volta raggiunto da vigili, l’uomo ha aggredito uno dei due agenti sottraendogli la pistola. E puntandogliela alla tempia. Se si sta al comunicato ufficiale diramato dal Comune di Firenze, “i vigili sono riusciti a indirizzare i colpi che sono partiti verso il basso scongiurando il ferimento degli stessi agenti o dei passanti”.
L’uomo, privo di documenti, è stato poi disarmato, bloccato, arrestato e portato al comando per le procedure di identificazione. Si è scoperto che era già noto alle forze dell’ordine: condannato a un anno e due mesi per rapina impropria, aveva ricevuto la sospensione condizionale della pena. Ora torna nel carcere di Sollicciano con l’accusa pesante di tentato omicidio.