Il Comitato Direttiva 477 si schiera a protezione dei diritti degli appassionati di armi mentre infuriano le polemiche sulla fiera di Vicenza
Il Comitato Direttiva 477 si dice sorpreso per le “periodiche e sterili” polemiche su Hit Show. CD-477 ricorda che la presenza dei minori non è niente di strano per chi “frequenta o conosce l’ambiente. Già dai dieci anni è possibile iscriversi a una sezione del Tsn. Non si capisce come mai non si potrebbe visitare una fiera in cui sono esposti gli strumenti che già si possono utilizzare nelle strutture dello Stato”.
Nessuna equivalenza tra armi e violenza
Il Comitato Direttiva 477 ricorda le misure di sicurezza a cui sono sottoposte le armi presentate nella fiera. Poi l’associazione passa all’attacco. “Gli unici aspetti violenti connessi alla manifestazione sono i contributi di chi accusa la manifestazione di propagandare idee violente”.
La violenza non c’entra con la pratica “legale e controllata di sport con le armi“. E neppure “col possesso legale e controllato di queste per fini anche di difesa”.
CD-477 si dice poi dispiaciuto per “l’intervento semplicistico della Curia di Vicenza” che ha contestato duramente l’evento.
“È evidente”, chiude il Comitato sulle polemiche su Hit Show, “che l’unica vera operazione ideologica e culturale è portata avanti da chi, dietro un’autoreferenziale superiorità morale, lancia accuse infamanti su un intero settore e su una quota significativa dei cittadini italiani utilizzando scientemente accostamenti ben più che impropri”.