La Smith & Wesson ha presentato la Sd9 2.0, pistola striker fired compatta destinata alla difesa abitativa, al porto occulto e all’allenamento.
Almeno sulla carta è adatta alla difesa abitativa, al porto occulto e all’allenamento al campo di tiro: per la Smith & Wesson è decisamente versatile la Sd9 di seconda generazione, o 2.0, pistola striker fired compatta (183 millimetri, 645 grammi; la canna, non filettata, misura 102 millimetri) calibro 9×19 mm.
Zigrinata su tutti e quattro i lati, in abbinamento col carrello in acciaio inossidabile (non è del tipo optic ready: devono dunque bastare la mira frontale con punto bianco e la tacca posteriore; aggressivi i tagli di presa) l’impugnatura in polimero nero conferisce all’arma un netto profilo two-tone.
La Smith & Wesson ha lavorato a lungo sul bilanciamento tra portabilità e stabilità e sull’equilibrio tra performance e facilità di maneggio: a quest’obiettivo concorre anche il grilletto Self Defense Trigger, dal profilo flat, con feedback tattile di sgancio e reset.
Completata infine da una slitta stile Picatinny e da un caricatore da 10+1 o 16+1 colpi, sul mercato internazionale la Smith & Wesson Sd9 2.0 (niente sicura manuale) costa 349 dollari.
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