La rappresentante americana del produttore svizzero-tedesco ha realizzato una bella replica trainer in calibro .22 Lr del suo fucile d’assalto Sig556: la Sig522 ha la stessa ergonomia e alcune chicche come il calcio pieghevole e il caricatore in polimero. La versione più aggressiva e versatile, la Swat, monta l’astina copricanna con quattro Picatinny rail per l’installazione di accessori tattici
Nel 1978 l’esercito svizzero decise di sostituire il suo fucile d’assalto Stgw 57 (conosciuto comunemente come Sg 510) con un’arma più modulare – quindi impiegabile da diversi corpi (truppe di supporto, equipaggio dei carri, paracadutisti e addetti alle operazioni speciali) – e vicina agli standard Nato (cioè in calibro 5,56 Nato).
Dopo aver testato diversi modelli realizzati da una moltitudine di produttori, nel 1983 fu scelta la carabina sviluppata da Sig (Schweizerische Industrie Gesellschaft, nome con cui era conosciuta la fabbrica Swiss Arms Ag, svizzera di Neuhausen), la Sg541 in calibro 5,56×45; l’azienda perfezionò quindi il prototipo, battezzandolo Sg550, e sviluppando contemporaneamente anche la versione carabina, conosciuta come Sg551.
Il fucile d’assalto entrò ufficialmente in servizio nel 1990, con la designazione militare Stgw 90 o Fass 90; si calcola che ne siano state consegnate circa 600mila unità all’esercito svizzero. Negli Usa gli appassionati videro con molto entusiasmo la nascita del nuovo fucile d’assalto così futuristico che sembrava fare tutto ciò che l’M16 non poteva: l’Sg 551 univa il rinculo leggero dell’M16 in 5,56 all’incredibile affidabilità della piattaforma Ak. Purtroppo gli Stati Uniti hanno importato solo una manciata di esemplari prima che la legislazione ne bloccasse l’importazione.
La nascita della filiale americana di Sig Sauer
Così, a metà degli anni ‘80, Sig Sauer (la svizzera Sig e la tedesca Sauer si erano associate a metà degli anni ’70 per distribuire le armi Sig sul mercato mondiale superando la rigida legislazione elvetica in materia di esportazione) sviluppò uno “sbarco in grande stile” nel nuovo continente. Nacque nel 1985 Sigarms, un braccio operativo ideato inizialmente per curare la distribuzione delle armi prodotte in Europa dal marchio e, successivamente, per provvedere all’assemblaggio dei componenti in territorio americano: l’escamotage consentiva di risparmiare il costo della prova al banco in Germania.
In seguito, nel 1992, con il trasferimento della sede nel New Hampshire, Sigarms ha avviato in proprio la produzione di manufatti direttamente in America, ricalcando la politica di Beretta che, con il suo stabilimento del Maryland, aveva attuato una significativa penetrazione del mercato. A completamento di questa trasformazione, nel 2007 Sigarms ha mutato il nome in Sig Sauer Inc. per dare più immediata riconoscibilità al proprio marchio. Solo un anno prima, però, è ripresa l’importazione dell’Sg 550 con il nome di Sig 556: l’arma era privata della raffica automatica, aveva un upper-receiver in alluminio in grado di accogliere i caricatori Stanag (quelli dell’M16), e un calcio telescopico come quello dell’M4A1. Nel 2012 è stata introdotta una nuova variante dell’arma, la Sig 556R, camerata per la munizione 7,62×39 mm R e che utilizza i caricatori dell’Ak. E, infine, è arrivata anche la versione in calibro .22 Lr, il Sig522, pensato per un uso sportivo o di allenamento per chi si trova a impiegare l’arma nel calibro Nato, per limitare le spese di munizionamento. Il Sig Sauer Sig522 Swat calibro 22 Lr, infatti, riprende tutte le caratteristiche operative del modello maggiore Sg551, riprendendone tutte le impostazioni operative: impugnatura e calcio, sistema di sicure e di mire, alimentazione. Cambiano, ovviamente, il peso (la versione in .22 pesa circa la metà di quella in 5,56) e l’effetto allo sparo, con un rinculo e un impennamento che diventano praticamente inesistenti.
Funzionamento semplificato
La costruzione del Sig522 risponde alle prestazioni balistiche nettamente inferiori offerte dal piccolo calibro a percussione anulare: là dove il 5,56 Nato con una palla da 62 grani sviluppa velocità superiori ai 900 m/s e potenze superiori ai 1.700 Joule, il 5,6 mm a percussione anulare con palla da 30 grani può superare di poco i 500 m/s e spuntare potenze comunque inferiori ai 300 Joule. Questo ha permesso di abbandonare il più complesso sistema a recupero di gas a favore di una chiusura labile e di lavorare sulle masse dell’arma; il Sig Sauer Sig522 Swat calibro 22 Lr adotta infatti un sistema di upper e lower receiver in polimero che vanno a sostituire quelli in alluminio dell’arma originale (lega d’alluminio aeronautica 7075 T6) e consente di ridurne notevolmente la massa totale.
La canna montata è da 16,6” con un passo di rigatura di 1:16”; termina con un rompifiamma che ha valenza puramente estetica, data la tranquillità della munizione in questione. L’arma è dotata di 4 slitte Picatinny, sempre realizzate in polimero, che permettono l’adozione di una gamma vastissima di accessori, per quanto riguarda le mire ma non solo. Gli organi di mira forniti a corredo comprendono una tacca Williams regolabile in alzo e deriva, montata sulla slitta Picatinny superiore (facilmente smontabile per essere sostituita da un cannocchiale o un punto rosso), e un mirino a palo protetto da un tunnel in polimeri.
Il sistema di otturazione, fatta salva l’adozione del sistema a massa battente e l’assenza del dust cover, ricalca quello dell’arma d’assalto così come l’architettura, che per lo smontaggio richiede esattamente la stessa sequenza di operazioni. Anche in questo caso, la chiave del sistema è la spina passante posta in prossimità del calcio che permette di svincolare il receiver superiore facendolo ruotare sul perno anteriore; da questa posizione, è facile provvedere alla rimozione dell’otturatore e accedere alla canna per le comuni operazioni di pulizia.
La parte “calda” dell’arma è composta dal classico sistema di scatto ad azione singola che può essere inabilitato agendo sulla classica sicura a due posizioni posta su entrambi i lati dell’arma. Il telaio, come detto, è realizzato in polimero ad alta resistenza così come il calcio abbattibile, che facilita il trasporto dell’arma. Il caricatore è in polimero trasparente, e concorre alla riduzione sostanziale del peso dell’arma; il caricatore originale può contenere 25 colpi.
Sig Sauer Sig522 Swat calibro 22 Lr
Produttore: Sig Sauer Inc., Exeter, New Hampshire. Usa, www.sigsauer.com
Importatore: Bignami, tel. 0471 803000, www.bignami.it
Modello: Sig522 Swat (disponibile anche nella versione Classic senza slitte Picatinny)
Calibro: .22 Lr
Funzionamento: a massa battente
Numero colpi: 25
Lunghezza canna: 422 mm
Lunghezza totale: 662 mm
Sistema mire: meccaniche
Materiale: lega e tecnopolimero
Materiale calcio: polimero
Classificazione: arma sportiva
Peso: 2.903 g (2.800 g la versione Classic)
Note: calcio pieghevole, handguard tipo Quadrail
da Armi Shop 09/2015 di Gianluigi Guiotto