La Sig Sauer Mcx Virtus è la versione aggiornata della Mcx presentata allo Shot Show del 2015, che ha fatto subito parlare di sé per la mole di migliorie introdotte nel mondo dei fucili d’assalto, dominato da decenni dall’Ar15 e dai suoi cloni.
La Sig Sauer Mcx è nata su richiesta di numerose unità speciali alla ricerca di un’arma multicalibro e dalla spiccata modularità, in grado di affrontare, con poche e semplici modifiche, scenari diversi.
L’azienda ha così creato l’Mcx che rappresenta un’ottima carabina ma è anche una base per creare – dicono in Sig – fino a 500 configurazioni giocando con canne, calciature, astine e colori.
La versione Virtus
Nei due anni successivi al lancio, dopo aver ricevuto dagli stessi professionisti apprezzamenti (e critiche) sull’Mcx, Sig Sauer si è rimessa all’opera per migliorare quello che l’azienda stessa definisce “il fucile più avanzato mai costruito”.
Ne è nata la Mcx Virtus che abbiamo avuto modo di provare nella versione calibro .300 Blackout, grazie all’importatore italiano (Bignami di Ora, BZ), in abbinamento con il punto rosso Romeo 6H 1×20 2 Moa, prodotto sempre dall’azienda con sede nel New Hampshire (581 euro, importa Bignami).
Trovare la prova completa nel numero di aprile 2019 di Armi Magazine in edicola.