La termocamera Seek Thermal Compact XR estende la funzionalità di un dispositivo che non si dimentica mai a casa: lo smartphone.
La termografia è una delle frontiere più estreme tra quella di una caccia tradizionale e un esercizio venatorio tributario delle più moderne scoperte dell’umano ingegno.
Sgombriamo subito il campo da ogni possibile dubbio. Uno strumento non è positivo o negativo in sé, ma assume diverse connotazioni in base all’uso che ne fa l’utente e alla morale di chi si trova a giudicare questo uso.
Non sono gli strumenti a rendere la caccia meno etica, è piuttosto l’uso che l’uomo ne fa a definirne la loro valenza.
La termografia non fa eccezione. Se ne può fare un uso illecito, basti pensare al bracconiere che se ne avvale per abbattere un animale in orari non consentiti, o uno estremamente etico, e in questo caso si pensi ai censimenti.
Seek Thermal: vedere l’invisibile
Vedere l’invisibile è la mission di Seek Thermal, azienda californiana specializzata nella realizzazione di telecamere a raggi infrarossi.
“Un mondo invisibile di energia ci circonda. È parte di tutto ciò che tocchiamo, vediamo e sentiamo. Questo mondo invisibile fornisce informazioni importanti, utili per risolvere i problemi di tutti i giorni”. Questo è il messaggio che il produttore comunica con i suoi strumenti di marketing.
Il principio di base della termografia si basa sull’assunto che tutti gli oggetti a una temperatura superiore allo zero assoluto emettono radiazioni nel campo dell’infrarosso.
L’intensità della radiazione infrarossa emessa fornisce indicazioni precise sulla sua temperatura.
Le termocamere rilevano le radiazioni nel campo dell’infrarosso dello spettro elettromagnetico e compiono misure correlate con l’emissione di queste radiazioni da parte della superficie radiante, così da consentire, nella pratica, la valutazione delle più piccole differenze di temperatura.
Nel nostro caso per ricercare animali o rilevarne le tracce di presenza.
Seek Thermal Compact XR: l’economica
La gamma di prodotti di Seek Thermal spazia tra i più evoluti modelli Reveal e i più semplici modelli Compact che abbiamo testato nell’allestimento XR, il più economico.
Si tratta di uno strumento che, applicato alla presa multifunzione di uno smartphone, lo trasforma in una foto-video termocamera.
Lo strumento è molto semplice. Realizzato in lega di magnesio per garantire leggerezza e robustezza, dispone di un obiettivo con un campo visivo pari a 20 gradi, focheggiabile. Questo è un bonus che lo distingue rispetto ad altri prodotti in commercio.
Al momento del collegamento con lo smartphone, l’applicazione che avremo già installato (si chiama Seek Thermal ed è scaricabile gratuitamente) si attiverà automaticamente, disponendo lo strumento in modalità operativa.
La funzionalità del microbolometro da 206×156 pixel è garantita su un ampio range di temperature (da -40° a 330° gradi) con un rateo di refresh da 9 Hz che garantisce la sufficiente fluidità dell’immagine visibile sul display del dispositivo elettronico e un’efficacia che si estende fino a 550 metri.
È evidente che maggiore sarà la dimensione dello schermo e migliore sarà la qualità dell’immagine restituita.
Utilizzo diurno e notturno
Il software fornito dall’azienda e operato dalla app consente di valutare con una precisione pari al grado Celsius la temperatura dei corpi presenti nel campo inquadrato con indici colorati o in bianco e nero.
Nove sono le palette offerte e liberamente selezionabili dall’utente.
Non manca la possibilità di scattare fotografie e registrare brevi video.
Trattandosi di un dispositivo all’infrarosso e non, quindi, di un visore notturno, la termocamera di Seek Thermal può essere utilizzata efficacemente sia di giorno sia di notte.
Il suo uso è reso possibile dalla batteria del dispositivo cui il Compact è associato. È garantito un bassissimo consumo.
Prezzo: 349 euro. Per informazioni contattare Paganini di Torino.
POTETE LEGGERE LA PROVA APPROFONDITA DELLA Seek Thermal Compact XR, testata da Matteo Brogi, SU CACCIARE A PALLA GIUGNO 2017
