Nessun eccesso di delega, è legittimo il decreto legislativo che nel 2010 ha inasprito le sanzioni penali per gli armaioli.
È infondato il ricorso del Tribunale di Savona sul decreto legislativo 204/2010 che, modificando l’articolo 35 del Tulps, ha inasprito le sanzioni penali per gli armaioli. La legge delega 88/2009 consentiva infatti al governo d’intervenire anche sui reati già previsti, non solo d’introdurne di nuovi.
Lo ha deciso la Corte costituzionale. E dunque l’armaiolo che viola gli obblighi previsti dalla legge, su tutti quello di tenere un registro delle operazioni giornaliere, è punibile con la reclusione da sei mesi a due anni e l’ammenda da 4.000 a 20.000 euro.
Leggi le news, gli approfondimenti legali e poi tutti i test di armi e di munizioni sul portale web di Armi Magazine.