La carabina semiautomatica S.A.R., Sabatti Automatic Rifle, è progettata e assemblata in Italia, con l’utilizzo di materiali italiani.
L’acronimo è S.A.R., sta per Sabatti Automatic Rifle e designa una carabina semiautomatica concepita per il tiro di precisione e a lunga distanza. Nel nome del made in Italy. L’arma è infatti ideata, progettata e assemblata in Italia, così come dall’Italia provengono i materiali utilizzati per produrre i componenti fondamentali.
Il profumo di tecnologia avanzata si sente ovunque, a partire dal sistema di recupero di gas con Gas Block a basso profilo. È realizzato infatti con macchine a controllo numerico che agiscono sull’acciaio ad alta resistenza. Innovazioni tecnologiche all’ultimo grido anche per la rigatura multiradiale (passo 8”) che segna la canna, rotomartellata e lunga 510 millimetri. Con una canna di questo tipo Sabatti suggerisce di usare palle pesanti, da 69 a 80 grani. Non vale la pena scendere fino a 50 – 55 grani. Con questi caricamenti, è la posizione dell’azienda, “difficilmente si ottengono risultati degni di rilievo”. Flottante il copricanna, ottagonale con slitta Picatinny; lo scatto è del tipo del tipo Mil. Spec. accuratizzato in azienda.
Sull’upper e sul lower spiccano rispettivamente leva di armamento maggiorata e sicura, sgancio leva otturatore e ponticello integrale, adatto all’utilizzo coi guanti. Sia l’upper sia il lower presentano finitura con anodizzazione nera dura.
Nera anche la finitura, antiattrito e passata per il trattamento QPQ, del gruppo otturatore in acciaio inox.
Al momento la carabina semiautomatica Sabatti Automatic Rifle è prodotta nel calibro .223 Remington, ma a breve si attende l’arrivo sul mercato di una nuova versione .300 AAC. 2.145 euro il prezzo.