Ruolo istituzionale dell’Uits e agibilità degli impianti, emendamento della maggioranza

Ruolo istituzionale dell’Uits e agibilità degli impianti, emendamento della maggioranza: tiro a segno di Ferrara
© Gaia Conventi / shutterstock

Giorgio Mulè (Forza Italia) ha firmato un emendamento che, pur assegnandogli i poteri di controllo sull’agibilità degli impianti, interviene pesantemente sul ruolo istituzionale dell’Uits.

L’aspetto positivo rischia di finire in secondo piano: della legge che converte il decreto sport (scadenza 30 luglio) pochi si ricorderanno del passaggio sull’agibilità degli impianti di tiro a segno se prima la commissione Cultura della Camera e poi le due assemblee approveranno intatto l’emendamento 5.012 (l’ha firmato Giorgio Mulè, Forza Italia) che elimina la figura dei soci obbligati delle sezioni Tsn e riduce il ruolo istituzionale dell’Uits, dopo averne trasferito la vigilanza dal ministero della Difesa al Coni.

Il primo comma affida all’Uits sia il controllo sulla realizzazione e sulla tenuta degli impianti di tiro delle sezioni Tsn, sia il potere di rilasciarne l’agibilità (può comunque avvalersi degli organici tecnici del ministero della Difesa).

Un vuoto normativo

Le righe successive abrogano sia l’articolo 251 del decreto 66/2010, quello che definisce l’uso speciale e obbligatorio dei campi di tiro a segno («Coloro che prestano servizio armato presso enti pubblici o privati sono obbligati a iscriversi a una sezione di tiro a segno nazionale e devono superare ogni anno un corso di lezioni regolamentari di tiro a segno; l’iscrizione e la frequenza a una sezione di tiro a segno nazionale sono obbligatorie, ai fini della richiesta del permesso di porto d’armi per la caccia o per uso personale, per coloro che non hanno prestato o non prestano servizio presso le forze armate»; segue l’importo della quota, all’epoca fissato in 11,56 euro), sia gli articoli 59-64 del testo unico sull’ordinamento militare, che definisce l’Uits come ente pubblico, affida alle sezioni il compito di addestrare i soci obbligati (agenti di polizie locali, guardie giurate) e definisce organi e statuti.

Spetterà a un successivo decreto del ministro dello Sport, di concerto con quelli di Difesa ed Economia e sentito il Coni, colmare lo spazio rimasto vuoto. E il mondo del tiro a segno è già in allarme.

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