La Ruger Sfar è la nuova carabina del marchio statunitense: il nome è l’acronimo di Small frame autoloading rifle, e sottolinea che impiega munizioni calibro .308 Winchester ma ha dimensioni di un Ar15 in .223 Remington.
Dimensioni e peso contenuti sono stati ottenuti grazie all’adozione di un nuovo acciaio super resistente. Delle due lunghezze di canna disponibili, 16 e 20 pollici, abbiamo provato quella con la canna più corta.
Fin dal primo approccio la Sfar sorprende per dimensioni e peso: lunga meno di 900 mm, pesa 3,3 kg senza l’ottica, quasi un chilogrammo in meno rispetto a un Ar10 con la stessa lunghezza di canna.
Soprattutto la Ruger Sfar ha una maneggevolezza che gli Ar10 non sono in grado di offrire: a parte il caricatore e il suo bocchettone, allargato per ospitare la cartuccia più grande, i due receiver, realizzati in lega leggera, hanno, infatti, uno spessore ridotto, da Ar15.
Dicevamo dell’acciaio particolare: il portaotturatore, infatti, se paragonato a quello di un Ar10 è piccolo, ha le dimensioni di un .223 (non è però intercambiabile) ma riesce a gestire l’energia espressa dal .308 Winchester perché realizzato in acciaio 8620, una lega di ultima generazione estremamente resistente di cui è composta anche la barrel extension.
Inoltre, il portaotturatore è cromato internamente; l’esterno del portaotturatore, pipetta compresa, presenta una resistente finitura carbonitrurata Dlc (Diamond like carbon), così come il percussore in titanio, per aumentare scorrevolezza e durata di entrambe le componenti.
La testina ha le tradizionali sette alette di chiusura, ma presenta due espulsori a puntone caricato a molla e un estrattore ottimizzato per garantire il corretto funzionamento considerate le dimensioni maggiori della munizione.
Dove trovare la prova completa
Troverete la prova completa della Ruger Sfar nel numero di Armi Magazine di ottobre 2023, disponibile dal 15 settembre sia in edicola sia online in versione digitale.