Ruger propone una variante della sua pistola .22 LR con impugnatura in Raffir Composite, resina epossidica che dà l’effetto 3D.
Tra carabine variamente decorate, armi smontabili e ottiche di serie, Ruger trova il tempo anche per una pistola .22 LR. La Mark IV Hunter #40172 si distingue dalle sorelle grazie alle guancette tridimensionali, cui la foto ufficiale forse non rende del tutto giustizia. Per realizzarle Ruger ha scelto il Raffir Composite, una resina epossidica che incapsula fibre vegetali e parti in metallo e che grazie al contrasto tra trasparente e opaco regala un effetto particolare. Non dovrebbero però esserci conseguenze sulla maneggevolezza: Ruger promette un’impugnatura naturale.
Le parti metalliche della Ruger Mark IV Hunter #40172 sono realizzate in acciaio inossidabile. Lunga 114 millimetri (passo di rigatura 1:16), la canna bull scanalata è realizzata tramite rotomartellatura a freddo. Le macchine a controllo numerico hanno inoltre consentito a Ruger di realizzare il fusto dal pieno di un pezzo unico, che dunque non ha bisogno di saldature. Facile da disassemblare, questa pistola .22 LR è dotata inoltre di sicura manuale ambidestra, mira frontale in fibra ottica, tacca di mira regolabile e caricatore da 10+1 colpi che si sgancia se si agisce sull’apposito pulsante sulla parte sinistra del fusto. L’arma è complessivamente lunga 216 millimetri e pesa 1.090 grammi. Si attendono ulteriori comunicazioni sul prezzo al pubblico.
È, certo, una curiosità, non un’innovazione storica. Però è il segno chiaro che i produttori internazionali credono nella ripartenza del mercato – che peraltro in America è sempre stato bello vivo.
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