Rizzini non è certo un neofita delle armi in piccolo calibro e già era presente a listino una doppietta Br 550 in calibro 28. Adesso le forme si sono fatte più rotonde, quasi sensuali…
L’impegno di Battista Rizzini nel costruire armi basculanti per ogni tipologia di caccia e specialità del tiro a volo è cosa nota in Italia e nel resto del mondo. È altresì vero che chi dorme sugli allori corre poi il rischio di restare indietro; il mondo viaggia a velocità supersonica e ogni progetto corre il rischio di venire “macinato” nel giro di pochi anni sull’altare di una vera o presunta rivoluzione/innovazione. Ecco quindi che Rizzini ha saputo modificare alcuni dei suoi modelli più venduti, proponendoli nuovamente in una veste più aggraziata, ma con immutati ed elevati contenuti tecnici.
Il calibro 28
La doppietta Rizzini Br 550 Round Body calibro 28 è la versione arrotondata della già conosciuta Br 550. Benché sia costruita in tutti i calibri, abbiamo scelto di presentarvi un calibro “piccolo”, il 28. Che poi tanto piccolo non è. Le migliorie balistiche e l’enorme progresso del munizionamento dedicato hanno fatto sì che il calibro 28 sia divenuto un calibro impiegato in molte cacce e anche in diverse competizioni tiravolistiche. Con risultati di tutto rispetto. Negli anni ho testato tantissimi fucili in piccolo calibro (28 e .410), ricavandone non soltanto nuove sensazioni, ma talvolta anche certezze. Una di queste è che – con un minimo di pratica e di esercizio – i calibri “piccoli” (in questo caso il 28) possono essere letali. Naturalmente senza sfidare le leggi della balistica o ancor più quelle del buonsenso.
L’estetica
Questa doppietta stupisce sin dalla prima occhiata. Le forme sono filanti e minute e l’occhio corre dalla bindella al calcio velocemente, senza trovare inopportuni ostacoli. Personalmente avrei optato per un calcio all’inglese al posto della pistola. Pur tuttavia, quest’ultima è proporzionata alle dimensioni complessive dell’arma e si presenta di foggia molto aperta, quasi un Woodward. La linea filante è garantita dal fatto di avere una bascula proporzionata al calibro e dal fatto di trovarsi di fronte a una bascula round body. Le forme arrotondate si sposano meglio con il legno della calciatura e l’aspetto generale diventa più aggraziato.
L’incisione
Particolare attenzione è stata posta anche sulle decorazioni della bascula. Assistiamo, infatti, a una completa incisione di tutte le porzioni metalliche. L’incisione è eseguita a laser, ma è completamente ripresa a mano dagli incisori della Bottega Giovanelli. Sulla Br 550 Round Body l’incisione è piuttosto profonda, scavata. Guardando l’incisione accuratamente, un occhio attento nota immediatamente i punti in cui l’incisore ha messo del suo. Il nome aziendale fa bella mostra di sé in un cartiglio centrale su entrambi i lati della bascula. Il petto di bascula prosegue con le stesse incisioni floreali e riporta il nome del modello in un altro cartiglio (posizionato sulla parte apicale del petto, nelle vicinanze della croce dell’astina). Molto gradevole la parentesi graffa che abbina la porzione lignea a quella metallica. Non è un disegno innovativo, ma certamente ben eseguito, così come l’incassatura.
La minuteria è brunita, a contrasto con la finitura argento vecchio della bascula.
La Br 550 Round Body è fornita con il monogrilletto selettivo, cromato; indubbiamente tale soluzione è molto più pratica e rapida, ma un bel bigrillo… ve lo consiglio (anche perché non c’è un sovrapprezzo).
Il comando per l’inversione dell’ordine di scatto dei cani è classicamente posizionato assieme al cursore a slitta della sicura, sulla codetta di bascula. In compenso il comando è di minute dimensioni, correttamente allocato nello spazio a disposizione, senza eccedere in larghezza e in altezza. Anche la chiave di apertura, brunita e con una lieve incisione, si aziona piuttosto bene senza che per questo risulti ingombrante. Ampio il ponticello. C’è un discreto spazio fra la pala del monogrilletto e la parte anteriore del ponticello, sì da consentire agevolmente un utilizzo dei guanti durante la caccia invernale. Belli i seni di bascula (incisi). Le dimensioni complessive della Rizzini Br 550 Round Body calibro 28 fanno sì che essi sporgano appena dalle canne a formare l’ingombro laterale. Una prima misura ma… ottimamente proporzionata!
La calciatura
Di impatto visivo la calciatura. Rizzini classifica come “2,5” il grado del legno di noce finito a olio che equipaggia la Br 550 Round Body e mi sento di condividere tale giudizio.
Il legno è piuttosto scuro, ma ricco di venature e veramente piacevole. Senza sovrapprezzo si può optare per una calciatura all’inglese. Il calciolo è in legno, da 12 mm di spessore. La porzione a contatto con la spalla del cacciatore presenta una zigrinatura orizzontale (per non far scivolare l’arma) e il simbolo aziendale inciso nel legno, al centro. Bello. Meno belle le due viti a croce che fissano il calciolo. Si potrebbero sostituire con due viti a taglio, incise. Terranno forse di meno, ma farebbero una miglior figura su un’arma decisamente elegante.
Lo zigrino è laserato (passo 1 mm) su impugnatura e astina, ma di buona fattura. Le cuspidi fanno il loro dovere, sono grippanti il giusto senza risultare fastidiose, neanche salendo con le grammature delle cartucce. L’astina è all’inglese, scelta ottimale per la tipologia d’arma e il suo sgancio avviene tramite un comando a pompa situato all’apice della stessa.
Tutto bene, ma rimpicciolirei il comando (dotato di una zigrinatura), perché un poco grande. Niente di trascendentale comunque.
Chi prevede di sparare molto e teme che la mano debole possa scottarsi nel suo abbrancare le canne, può ordinare la Br 550 Round Body con l’astina a coda di castoro (o a mezza coda). Il legno che abbraccia la parte inferiore delle canne vi aiuterà.
La meccanica
La struttura della doppietta Rizzini Br 550 Round Body calibro 28 è indubbiamente quella di un basculante tipo Anson & Deeley con chiusura duplice Purdey. Apprezzabile il fatto che i due ramponcini (anteriore e posteriore) trovino apposito incastro con i recessi della bascula nello spessore della stessa, senza che vi sia bisogno di un ramponcino anteriore parzialmente passante. Ne guadagna l’estetica.
Le canne
Belle le canne, di una brunitura intensa (sono tirate anche bene esternamente). La particolarità è che sono definite integrali. In poche parole, il piano dei ramponi è saldato alle canne, che non sono quindi innestate su un monobloc. Dal punto di vista funzionale non vi è una soverchia (o per niente) differenza, ma dal punto di vista estetico sì. Subito si nota, infatti, la mancanza del cordoncino di saldatura.
I due tubi presentano una bindella centrale conica (partenza di 8 mm e arrivo in volata di 6 mm), che risulta opacizzata rispetto alla brunitura delle canne. Il trattamento è stato intenzionalmente predisposto, allo scopo di limitare i fastidiosi riflessi che potrebbero originarsi proprio sulla linea di mira. Il mirino è a sfera di piccole dimensioni, la cui funzione è veramente di collimazione istintiva.
La lunghezza delle canne della Br 550 Round Body in prova è di 67 cm, un valore assolutamente commisurato all’utilizzo sotto ferma del cane o nella caccia in bosco. Chi lo desidera, può scegliere la lunghezza di 71 cm. La camera di scoppio è di 70 mm e le canne sono cromate internamente. Strozzature (fisse) quattro stelle (prima canna) e due stelle (seconda canna). Due valori “universali” per cacciare senza patemi d’animo la selvaggina che preferite. In alternativa, con sovrapprezzo, potete contare su un set di cinque strozzatori intercambiabili, con relativa chiave.
Gli estrattori, di generose dimensioni, sono automatici (manuali senza supplemento) e funzionano bene (prova sul campo). Le molle degli ejector sono del tipo a spirale, piuttosto resistenti alla fatica e all’usura.
Il prezzo dell’arma (aggiornato ad aprile 2017) è 3.684 euro.
Ricordiamo di tenere il più possibile un basculante aperto, durante la caccia.
Avete la possibilità di chiuderlo negli immediati istanti che precedono l’ipotetico sparo. Sfruttate la sicurezza che vi offre un basculante!
Capitolo sicurezza
Un discorso a parte lo merita il capitolo sicurezza. Troppe volte ascoltiamo notizie tragiche, di incidenti in cui il colpo in canna è magari partito per cause… da accertare. I basculanti sono più soggetti al rilascio accidentale dei cani, magari in seguito a una caduta dell’arma contro una superficie dura, che ha sganciato il dentino che trattiene il cane. Su questa doppietta di Rizzini (e su numerosi altri fucili della gamma), quando si aziona il cursore della sicura, oltre a impedire il contatto dei grilletti con la stanghetta di scatto, una lamina a farfallina scende dalla parte interna della codetta di bascula, intercettando l’eventuale caduta del cane prima dell’arrivo ai percussori. Una barriera di protezione sui percussori, insomma, azionata in modo meccanico.
Un’idea tanto semplice quanto efficace, che certamente contribuisce a innalzare il livello di sicurezza. In ogni caso, vale sempre il principio non scritto, ma dettato dal buon senso, di tenere il basculante aperto sino al momento in cui si prevede di usarlo. Il movimento di chiusura è molto rapido e ci leviamo d’impaccio in numerose situazioni di pericolo reale o potenziale.
Chi caccia l’arciera in bosco, passando sotto a rami bassi o in una vegetazione intricata, sa di cosa sto parlando. Prudenza innanzi tutto. Sui fucili destinati agli States ci sarà di default (ma chi lo desidera può richiederla anche in Italia) la sicura automatica (quando si chiude il fucile, entra automaticamente in sicura).
L’incisione riempie completamente i due lati della bascula (e anche il petto); trattasi di un’incisione realizzata a laser, ma ripresa completamente a mano dagli incisori della Bottega Giovanelli. L’effetto finale è gradevole
Incisione ripresa a mano: che cosa significa?
Un breve approfondimento per chiarire cosa voglia dire una “ripresa a mano” di un’incisione eseguita con altre tecniche. L’incisore va ad agire manualmente con i suoi strumenti su determinati particolari dell’incisione, così da aumentare la profondità dell’incisione stessa. Il risultato finale è decisamente migliore, in quanto cambia l’aspetto complessivo dell’incisione. Ovviamente non stiamo parlando di un’incisione eseguita completamente a mano, ma bisogna anche fare due conti.
Un’incisione manuale può richiedere un numero di ore estremamente elevato, dal costo ben superiore a quello dell’arma stessa. Il valore di un’incisione dovrebbe sempre essere commisurato al costo dell’arma (non dovrebbe superare il 20-30% del costo del fucile). Altrimenti, in caso di vendita dell’arma, corriamo il rischio di vederci riconosciuto il valore (dell’usato) solo del fucile, senza il valore (elevato) dell’incisione.
testo e foto di Simone Bertini