Nei primi due mesi di ciascuno degli ultimi quattro anni le richieste di background check in America non erano mai state così basse come nel 2024.
Sin da quando la legge li prevede rappresentano uno degli indicatori per capire che cosa s’aspetta l’America dalla politica: analizzando l’andamento delle richieste di background check nei primi due mesi del 2024 non si possono ipotizzare timori di restrizioni sulle armi nel futuro immediato.
Il dato comunicato dall’Fbi si ferma infatti a 4.678.226, ben al di sotto dei cinque milioni raggiunti sempre negli ultimi quattro anni (furono addirittura più di sette e mezzo nel 2021, in piena pandemia); si cala del 10,7% rispetto al 2023, del 9,1% rispetto al 2022 e addirittura del 15% secco rispetto al 2020, l’ultimo anno elettorale. Per ritrovare un dato analogo bisogna risalire indietro al 2019, quando si rimase abbondantemente sotto i quattro milioni e mezzo di richieste in un bimestre.
È presto per trarne indicazioni definitive sulle sensazioni degli americani, e dunque dire che s’aspettano che Donald Trump torni alla Casa Bianca (di solito si registra un’impennata sia di background check sia di vendite quando si teme la vittoria del candidato democratico che però è il presidente in carica, e che dunque ha governato per gli ultimi quattro anni); ma continuare a seguire l’andamento delle richieste processate dall’Fbi e rilevare picchi in un senso o nell’altro può essere utile per percepire quale sia l’umore dell’America.
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