Il Consiglio superiore della magistratura valuterà se esistono i presupposti per il trasferimento d’ufficio del giudice Antonio Mascolo. Si teme l’incompatibilità ambientale.
Il Consiglio superiore della magistratura è pronto a trasferire il giudice Antonio Mascolo per incompatibilità ambientale. E il magistrato che aveva annunciato la sua intenzione di armarsi per difendersi e sopperire alle inefficienze dello Stato si vede sempre più isolato.
Botta e risposta Orlando-Tosi
Il comitato di presidenza del Csm ha ricevuto una nota dal procuratore generale di Venezia e ha autorizzato l’apertura di una pratica. Si valuterà se esitano i presupposti per il trasferimento d’ufficio del gip di Treviso.
“Noi possiamo affrontare singole situazioni, non un’impressione generale che una persona si è fatta del mondo”. È il commento lapidario di Andrea Orlando, ministro della Giustizia e candidato alla segreteria del Partito Democratico.
Spicca allora il tweet di risposta di Flavio Tosi. Il sindaco di Verona chiede che il Guardasigilli “difenda la libertà d’opinione della toga non rossa Mascolo”. E che si occupi piuttosto “dei pm politicizzati che indagano gli innocenti”.
Ma si tratta di una mosca bianca. Intervistato da La Tribuna, l’ex procuratore di Treviso Gianfranco Candiani ritiene che un giudice, ancor più in servizio, non possa parlare così. “Con le armi non si scherza e non si fanno proclami”. Sono le leggi dello Stato “a disciplinarne l’uso”.
Antonio Mascolo: “Pronto a difendermi”
In ogni caso Mascolo non rinnega niente di quanto aveva scritto nella lettera aperta ai giornali del gruppo Finegil. Il magistrato si dice “stupito del procedimento” avviato dal Csm e si appresta a denunciare l’Associazione nazionale magistrati per avergli dato “del disfattista e aver mosso nei [suoi] confronti altre accuse”. Mascolo ritiene di aver “evidenziato un carenza”. E di averle motivata “sottolineando come oggi i delinquenti scorrazzino impunemente nonostante sforzi eroici delle forze dell’ordine”. Mascolo non ritiene di “di aver detto nulla di grave o lesivo”.
Bisognerà però vedere come la pensa l’organo di autogoverno della magistratura.