La rimodulazione dell’attività sportiva e istituzionale e dei rapporti tra centro e periferia è il cardine del programma di Marco Gasparini per le elezioni dell’Uits.
Rimettere mano allo statuto federale, o quantomeno farlo valutare da un’assemblea appositamente convocata, sarà inevitabile: è questo il nucleo del programma di Marco Gasparini per le elezioni dell’Uits. Lo statuto deve infatti nascere dal contributo delle sezioni e dei comitati regionali e favorire la crescita del tiro a segno sul territorio.
Buona parte del programma converge sull’attività sportiva. Il primo obiettivo è ampliare la base: per Gasparini si raggiunge evitando l’abbandono precoce dei nuovi iscritti, specie se giovanissimi. E dunque bisogna formare meglio chi con loro ha i primi contatti. In parallelo bisogna organizzare corsi di formazione specifici per coloro che portano il tiro a segno nelle scuole e farlo riconoscere come materia facoltativa d’esame, che dunque concorra al voto finale, in tutti i corsi di laurea in Scienze motorie.
Bisogna poi sviluppare programmi specifici per chi lavora con gli atleti di punta; studiare nuove specialità di tiro, da sperimentare in sezione e diffondere dopo il riconoscimento dell’Uits; inserire nel campionato italiano delle sezioni anche specialità non Issf come bench rest ed ex ordinanza; migliorare il sistema Coninet che funziona bene per la gestione delle classifiche e malino per l’iscrizione alle gare.
Si vota venerdì (ma più probabilmente sabato)
Ma ovviamente non c’è solo la pratica sportiva. Gasparini ritiene necessario aumentare qualità, argomenti e frequenza dei corsi d’aggiornamento e di formazione; la digitalizzazione consente di garantirne uniformità e capillarità sul territorio a costi contenuti. In parallelo è bene creare una serie di nuove figure con compiti specifici: c’è infatti bisogno di esperti di gestione amministrativa e contabile, esperti di questioni giuridiche e divulgatori sezionali.
Il rapporto tra Roma e il territorio è l’ultimo capitolo cruciale. Nel programma si legge l’intenzione di riesaminare la struttura centrale e periferica, ridisegnando la vigilanza dell’Uits e dei comitati regionali sulle sezioni; delineare meglio i rapporti tra il tiro a segno italiano (Uits + sezioni Tsn) e i ministeri vigilanti; costituire un centro studi che valuti possibili modifiche alle direttive tecniche per la manutenzione e la progettazione dei poligoni; creare un database delle problematiche che le sezioni hanno affrontato negli anni, così da avere a disposizione un archivio dei precedenti immediatamente consultabile; stabilire infine regole univoche per il modo in cui i gruppi sportivi non militari affiliati all’Uits utilizzano i poligoni.
Gasparini chiude con una considerazione sulle controversie delle ultime settimane: se il ministero della Difesa deciderà che il presidente eletto non ha i requisiti richiesti dalla legge, “un nuovo commissariamento dell’Uits è altamente probabile”.
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