Per la Cassazione il porto d’armi per finalità diverse da quelle indicate è un illecito penale.
Non è semplicemente una violazione sanzionabile sul piano amministrativo, ma a tutti gli effetti un reato: chi si rende responsabile di porto d’armi per finalità diverse da quelle indicate nella licenza (sportiva, venatoria, di difesa) viola infatti una legge penale; e in caso di controllo è dunque atteso da un processo penale.
Lo ha chiarito la prima sezione penale della Cassazione (sentenza 32580/2023; udienza di fine aprile, motivazioni pubblicate pochi giorni fa) accogliendo il ricorso della procura contro una sentenza del tribunale d’Imperia che, con una valutazione errata, aveva ritenuto che fosse maturata la prescrizione; sul fatto, il porto in pubblico d’un fucile a pompa Akkar calibro 12 al di fuori del contesto venatorio, dovrà ora esprimersi la Corte d’appello di Genova.
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