L’aula del Senato ha incardinato in commissione Affari costituzionali il ddl Spinelli sul porto d’armi non d’ordinanza agli agenti di pubblica sicurezza privi di licenza.
Ricevuti i pareri della seconda e della quinta, rispettivamente Giustizia e Bilancio, sarà la prima commissione del Senato, Affari costituzionali, a discutere il ddl presentato da Domenica Spinelli (Fratelli d’Italia) che intende modificare la normativa in vigore per consentire l’impiego e il porto d’armi non d’ordinanza agli agenti di pubblica sicurezza privi d’apposita licenza; lì lo ha incardinato l’assemblea per il primo dibattito.
Presentato ad agosto, il ddl 848 vuole estendere agli agenti di pubblica sicurezza quanto previsto dall’articolo 73 del regio decreto 635/1940, secondo il quale, a fini di difesa personale, «il capo della polizia, i prefetti, i viceprefetti, gli ispettori provinciali amministrativi, gli ufficiali di pubblica sicurezza, i pretori e i magistrati addetti al pubblico ministero o all’ufficio d’istruzione sono autorizzati a portare [le armi] senza licenza».
Al momento agli agenti di pubblica sicurezza è invece consentito portare senza licenza soltanto le armi d’ordinanza. Per Domenica Spinelli però gli agenti possono aver bisogno di portare un’arma diversa, compatta, quando operano in borghese o non sono in servizio.
Se il ddl completerà l’iter e diventerà legge, l’arma non d’ordinanza acquistata personalmente dall’agente «sarà registrata dal corpo d’appartenenza».
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