Il Tar del Lazio ribadisce il proprio orientamento: niente porto d’armi a chi abbia subito una condanna per detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
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Le sostanze stupefacenti sono incompatibili col porto d’armi. Punto. Per la terza volta nel giro di dieci giorni il Tar del Lazio è tornato a pronunciarsi sulla concessione della licenza a chi sia in qualche coinvolto con la droga. E ha risposto nello stesso modo dei due casi precedenti. Niente autorizzazione, ricorso respinto.
Rimane così senza porto di fucile per l’esercizio del tiro a volo un cittadino romano che nel lontano 2008 (dieci anni!) aveva presentato ricorso contro la decisione della prefettura. Gli uffici periferici dell’Interno gli avevamo infatti negato il rinnovo della licenza a causa di una condanna per detenzione illecita di sostanze stupefacenti. E la giustizia amministrativa conferma questo orientamento: “l’intervenuta condanna a carico del ricorrente, per quanto remota e superata dalla riabilitazione, non perde la sua rilevanza in senso assoluto”.