Sono passati quattro anni dall’arrivo della Glock 19X, il modello che ha inaugurato un nuovo filone delle pistole semiautomatiche in polimeri e a percussore lanciato: quello delle crossover. Il termine inglese significa accavallare ed è mutuato dal mondo delle automobili: per le quattro ruote si utilizza per modelli a cavallo tra due segmenti (tra Suv e utilitaria o tra furgone e monovolume), nell’universo delle pistole indica una fusione tra le full size, i modelli a dimensioni standard dei quali si adotta il fusto, e le compatte, armi nate per il porto occulto da cui vengono presi canna e carrello.
L’esempio della 19X è illuminante perché nasce dalla fusione tra il fusto full size della Glock 17 con canna e carrello della 19, lunghi rispettivamente 102 mm e 174 mm, dimensioni significativamente inferiori alle stesse componenti della 17 (114 mm e 186 mm). I vantaggi sono evidenti: una maggior riserva di munizioni e un miglior controllo dell’arma, perché il fusto full size è adatto a essere impugnato anche da mani grandi e può contenere caricatori da 17 e perfino 19 colpi se è presente un pad maggiorato; contemporaneamente, la 19X offre una grande portabilità, data dalle dimensioni più contenute del carrello ma anche dal peso inferiore ottenuto dall’“accorciamento” delle componenti in acciaio, quelle che più incidono sulla bilancia. Sulla scia del successo della 19X sono arrivati poi i modelli della concorrenza, con modifiche e miglioramenti che hanno ulteriormente accresciuto l’appetibilità delle crossover.
Basti pensare a Sig Sauer con la P320 e a Beretta con l’Apx che hanno introdotto lo chassis in acciaio riportante il numero di serie, relegando il fusto a semplice accessorio polimerico, acquistabile anche on line, nei colori e nelle dimensioni preferiti. In questa pubblicazione, dopo un’introduzione dedicata a storia e funzionamento delle pistole polimeriche, abbiamo raccolto i test in poligono di 15 tra i modelli più rappresentativi del segmento crossover, prodotti dai maggior produttori mondiali: pur accomunati dal funzionamento striker fired, ognuno presenta peculiarità molto interessanti che abbiamo evidenziato. Una nota finale: il calibro delle armi provate è sempre il 9×21; infatti, l’apertura del 9×19 alle armi corte (alla quale dedichiamo un approfondimento) è avvenuta nella fase di gestazione di questo speciale: sarà certamente protagonista nel prossimo. Lo speciale “Pistole semiautomatiche – Striker Crossover” (100 pagine – 10 euro) vi aspetta in edicola oppure è acquistabile on-line (14 euro, comprese le spese di spedizione) al seguente link. Buona lettura!