Il Messaggero racconta che da qualche giorno le guardie a presidio del Vaticano abbiano cominciato a portare ben visibili le pistole mitragliatrici.
I pericoli del terrorismo internazionale fanno alzare il livello di allerta. E le pistole mitragliatrici in Vaticano non sono più un tabù. Il Messaggero ha dedicato un ampio articolo all’upgrade del livello di sicurezza nella Santa Sede. Franca Giansoldati, che ha firmato il servizio, evidenzia come da qualche giorno le guardie a presidio della città-Stato, che oltre alle armi tradizionali sono ovviamente dotate di equipaggiamento moderno, abbiano cominciato a ostentare il porto delle pistole mitragliatrici. Serve per tutelare i pellegrini e i visitatori e non papa Francesco, fanno sapere dall’altra parte di via della Conciliazione; ma è inevitabile che ostentare il porto di armi all’interno della sede papale dia motivi per discutere in pasto alla pubblica opinione.