Spielberg s’è detto pentito d’aver sostituito le pistole degli agenti dell’Fbi nell’edizione che celebrò il ventesimo anniversario di Et.
La modifica per l’edizione del ventennale «fu un errore»: intervenuto a New York nel corso di Time 100 Summit, Steven Spielberg s’è detto pentito d’aver sostituito con delle ricetrasmittenti le pistole presenti in Et del 1982; nella versione originale gli agenti dell’Fbi le impugnavano mentre inseguivano i bambini protagonisti della vicenda.
«Non avrei dovuto farlo: Et è un prodotto della propria epoca»; e nessun film «dovrebbe essere riscritto o riletto secondo la sensibilità contemporanea cui ci adeguiamo volontariamente, o cui ci sentiamo obbligati ad adeguarci. Non avrei dovuto mettere le mani nel mio lavoro passato; nessuno dovrebbe farlo». Tutti i film «sono infatti una sorta di segnaposto del luogo in cui ci trovavamo quando li abbiamo realizzati e di come il mondo fosse allora».
Sono parole di buonsenso nell’epoca in cui soprattutto in America la cancel culture impedisce d’accorgersi dell’anacronismo d’alcune posizioni, e le porta a conseguenze talora assurde, talora atroci.
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