I sette operatori della troupe che registra Taking Refuge: Target Tokyo 2020 hanno visitato Pardini Armi. L’azienda di Camaiore fornisce carabina e assistenza tecnica ai tre protagonisti.
Pardini Armi ha aperto le proprie porte alla troupe internazionale di Olympic Channel che sta registrando Taking Refuge: Target Tokyo 2020, la serie che vede come protagonisti Niccolò Campriani e i tre rifugiati da lui allenati in vista dei prossimi Giochi olimpici.
Pardini collabora da anni col tiratore fiorentino, assieme al quale nel 2013 ha disegnato e costruito la carabina ad aria compressa GPR1. Inevitabile sentirsi coinvolta in questa iniziativa, a cui ha aderito fornendo armi e assistenza tecnica ai tre protagonisti. È sembrato naturale, commenta il fondatore Gianpiero Pardini, «investire in un progetto meritorio sostenuto dal Cio tramite Olympic Channel e che riconosce la valenza positiva dello sport e del tiro a segno in particolare». Il tiro, prosegue Gianpiero Pardini, «è uno sport educativo, che ha dato tanto sia a me sia a Niccolò». Ora è il momento «di utilizzarlo per aiutare chi è stato meno fortunato». «Un ex atleta» spiega Campriani «vive un momento di ridefinizione dell’identità che per certi versi è quello che vive un ragazzo in un nuovo Paese. Si ricomincia da zero e si cerca di costruire un nuovo io».
Pardini Armi comparirà nel terzo episodio di Taking Refuge: Target Tokyo 2020, che andrà in onda all’inizio dell’anno prossimo. Protagonisti saranno Mahdi, ventiduenne dell’Afghanistan, l’araba Khaoula (30) e Luna (25), che proviene da una zona rurale dell’Africa.