Commentando l’ultima sparatoria in Florida, il presidente uscente Barack Obama contesta la normativa sulle armi del proprio Paese. E si rammarica per non esser riuscito a modificarla in senso più restrittivo
A meno di due settimane dal cambio della guardia con Donald Trump, Barack Obama torna a intervenire sulla politica delle armi negli Stati Uniti. Considerandola legata alle sparatorie avvenute ripetutamente nel Paese, ultima quella all’aeroporto di Fort Lauderdale-Hollywood, in Florida. E stavolta è di cinque il numero delle vittime.
Obama: “Tragedie troppo frequenti”
In un’intervista all’Abc, il titolare dello Studio Ovale si rammarica per non esser riuscito a rendere più rigoroso l’impianto normativo durante la sua presidenza. Decisivo è stato il muro eretto dal Congresso contro i tentativi di limitare la compravendita delle armi.
“Questo tipo di tragedie”, ha affermato Obama “è accaduto con troppa frequenza negli anni in cui sono stato presidente”.
Il presidente uscente non ha parlato di terrorismo, anche se tutte le piste sono ancora al vaglio degli inquirenti.
“Semplicemente“, ha aggiunto, “voglio sottolineare quanto siamo sconsolati per le famiglie colpite. Il dolore, la pena e la commozione devono essere enormi”.