Il mitico binocolo del 1958, rivisitato in chiave moderna, è disponibile negli ingrandimenti 7×35, 8×40 e 10×40 e in tre versioni, gommato, rivestito in pelle con inserti in alluminio anodizzato argento o nero.
Il Leitz Trinovid del 1958 rappresenta una pietra miliare nella storia dello sviluppo tecnologico dei binocoli. La denominazione Trinovid fa riferimento alle tre (“tri”) innovazioni (“nov”) che all’epoca resero l’originale Trinovid uno strumento ottico innovativo: design snello ed ergonomico, messa a fuoco interna ed elevatissime prestazioni ottiche furono, infatti, le tre innovazioni che diedero al Trinovid una fama di qualità eccelsa.
La struttura particolarmente snella e il peso ridotto da record si devono all’impiego dei prismi Uppendahl, presenti anche nel nuovo Leica Trinovid, disponibile sul mercato entro la fine di settembre.
Le caratteristiche qualificanti di questo binocolo sono state mantenute anche nel nuovo Leica Trinovid, mentre tutta la lavorazione dei materiali e delle ottiche è stata ottimizzata agli attuali standard di precisione.
Il Leica Trinovid 8×40 ha il peso di un 8×32: 600 grammi sono un sogno per chi cerca sempre il contenimento del peso. E un altro pregio del nuovo Leica Trinovid è il suo eccezionale campo visivo che nel 7×35 arriva addirittura a 150 metri.
Il Leica Trinovid è disponibile negli ingrandimenti 7×35 (nero rivestito in gomma 1.280 euro; nero o argento rivestito in pelle 1.435 e 1.485 euro), 8×40 (nero rivestito in gomma 1.385 euro; nero o argento rivestito in pelle 1.535 e 1.590 euro), e 10×40 (nero rivestito in gomma 1.435 euro; nero o argento rivestito in pelle 1.590 e 1.640 euro) e in tre versioni, gommato, rivestito in pelle o in pelle con inserti in alluminio anodizzato argento o nero.
La serie di binocoli Trinovid HD 8×32, 10×32, 8×42, 10×42, recentemente proposta da Leica, si affianca alla nuova serie e rimane normalmente in produzione.
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