Il ticket tra Sindacato di polizia penitenziaria e Fratelli d’Italia nasce dalla volontà di affrontare l’emergenza sicurezza, a partire da una riforma della legge sulla legittima difesa.
Legalità, sicurezza dei cittadini, difesa delle forze dell’ordine. Sono alcuni dei temi su cui si è registrata la convergenza tra Nuova Italia, il movimento fondato dal segretario del Spp Aldo Di Giacomo, e Fratelli d’Italia. La sala conferenze della Camera ha fatto da sfondo all’ufficializzazione dell’accordo, reso pubblico dalla presenza in contemporanea del numero uno del Sindacato di polizia penitenziaria e di Ignazio La Russa ed Edmondo Cirielli. «Siamo partiti dall’emergenza sicurezza molto sentita dai cittadini che ci chiedono di intensificare il nostro impegno»: è il Secolo d’Italia, che ha seguito l’evento, a riportare il virgolettato di Di Giacomo.
Il segretario del Spp chiede che «la proposta di legge d’iniziativa popolare sulla modifica delle norme sulla violazione di domicilio e sulla legittima difesa, per la quale abbiamo contribuito a raccogliere circa 2.300.000 firme in tutta Italia, sia approvata prima dello scioglimento delle Camere». Il sindacalista ha poi condiviso la candidatura a premier del generale dei Carabinieri Leonardo Gallitelli lanciata dal leader di Forza Italia Silvio Berlusconi.