La commissione Difesa del Senato ha espresso parere favorevole alla nomina di Costantino Vespasiano a presidente dell’Uits.
A scrutinio segreto, ma di fatto all’unanimità: otto i senatori votanti e otto i voti favorevoli alla nomina di Costantino Vespasiano a presidente dell’Uits. Si chiude così l’esame della commissione Difesa del Senato sulla proposta del governo. Sulla controversia legata ai risvolti della legge Madia (si può nominare per un quadriennio un presidente in quiescenza da un incarico pubblico?) la commissione ha confermato il parere del ministero della Difesa: per quanto ente pubblico, l’Uits si caratterizza per la presenza di una base associativa il cui diritto di voto “è meritevole di maggiore tutela” (così il senatore Francesco Castiello, Movimento 5 Stelle, nella seduta precedente). L’atto governativo, si legge nel resoconto sommario, serve semplicemente a ratificare la volontà degli elettori; un’interpretazione diversa “deprimerebbe oltremisura l’autonomia assembleare, mortificando [la natura associativa] dell’Uits”.
Per Roberta Pinotti, già ministra della Difesa e ora presidente di commissione, è stata l’occasione per ribadire che “la procedura di nomina è particolarmente complessa e probabilmente sproporzionata rispetto alla carica in questione”. È opportuno che i gruppi parlamentari calendarizzino rapidamente il ddl 1152 che assegna al governo la delega per semplificare e razionalizzare la normativa sull’ordinamento militare. “L’intervento di semplificazione previsto con la delega”, ancora dal resoconto, “potrebbe auspicabilmente intervenire anche sulla procedura di nomina in esame”; è necessario superare “l’ambiguità di una carica elettiva” che deve poi essere “confermata addirittura dal consiglio dei ministri [senza] margine discrezionale della scelta”.
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