Il divieto di utilizzare munizioni in piombo può determinare impatti socio-economici rilevanti. Pietro Fiocchi, europarlamentare di Fratelli d’Italia, invita i portatori d’interesse a partecipare alla consultazione di Echa, l’Agenzia europea delle sostanze chimiche.
La Commissione europea ha rimandato la pronuncia sull’utilizzo venatorio nelle zone umide, ma la possibilità che le munizioni in piombo – anche per il tiro! – siano messe al bando rimane intatta.
Pietro Fiocchi, europarlamentare di Fratelli d’Italia – Conservatori e riformisti, chiama dunque a raccolta tutti i portatori d’interesse, sia singoli sia aggregati nelle associazioni di categoria. L’invito è approfittare della consultazione pubblica di Echa, l’Agenzia europea per le sostanze chimiche, e lasciare un parere motivato contro il divieto di utilizzare le munizioni in piombo. Per partecipare c’è tempo fino al 16 dicembre. Fiocchi ha diffuso sui propri canali social il materiale informativo e le guide per facilitare la partecipazione.
Munizioni in piombo: la consultazione di Echa
L’agenzia sta indagando su diversi aspetti. Vuole innanzitutto capire quante siano le munizioni in piombo utilizzate in Europa e quanto l’impatto sull’ambiente e la salute umana. Per proporre il relativo parere alla Commissione europea, ha poi bisogno di mettere a fuoco le migliori pratiche di riduzione del rischio e le possibili alternative. E, dichiara esplicitamente, vuole tenere presenti anche gli impatti socio-economici causati da una possibile restrizione. Ecco perché la consultazione pubblica.