Nella versione del decreto Asset approvata dal Senato è sparito il riferimento all’impiego di munizioni in piombo nei poligoni.
Dall’emendamento che Lega e Fratelli d’Italia avevano presentato in commissione è saltata la frase in cui si prevedeva esplicitamente che non fosse punibile chi impiega munizioni in piombo per «svolgere attività di tiro all’interno dei poligoni costituiti da strutture chiuse».
Nella versione del decreto Asset approvato dal Senato con la fiducia (94 voti favorevoli contro 49) si legge infatti soltanto che la sanzione, derubricata da penale ad amministrativa (pecuniaria: da 20 a 300 euro), «non si applica se il soggetto dimostra di detenere munizioni di piombo [per] svolgere attività diverse dall’attività di tiro», che nel regolamento europeo significa «sparare colpi con un fucile da caccia».
C’è dunque da capire intanto se la Camera approverà il ddl di conversione del decreto senza neppure una modifica (molto probabile: i tempi perché non decada sono strettissimi); e poi come ci si dovrà comportare nei poligoni collocati nel raggio di 100 metri dalle zone umide oggetto di tutela.
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