La giunta regionale dell’Emilia Romagna ha stabilito l’obbligo di usare esclusivamente munizioni atossiche per la carne da cedere
Munizioni atossiche obbligatorie, almeno per la carne da cedere. È la decisione della giunta dell’Emilia Romagna su proposta del Servizio prevenzione collettiva e sanità pubblica.
Per abbattere selvaggina destinata al consumo da persona diversa dal cacciatore, sono necessarie munizioni prive di piombo.
I motivi del provvedimento sulle munizioni atossiche
La decisione prende spunto da una determinazione dirigenziale di 10 anni fa, la 1586 del 2007 dedicata alle indicazioni tecniche per la commercializzazione di carni di selvaggina abbattuta.
Il provvedimento si è reso necessario perché i servizi veterinari delle Asl hanno rilevato valori di piombo non in regola. Nelle carni di selvaggina cacciata è frequente trovare piombo superiore a 0,10 mg/Kg di carne. L’indice rappresenta il valore previsto dal regolamento comunitario 1881/2006 per le carni fresche di bovini, ovini, suini e pollame.
I passaggi per la commercializzazione delle carni
Il provvedimento regolamenta la cessione diretta di un capo intero per cacciatore (o di 500 per anno) al consumatore finale e ai laboratori al dettaglio.
Al cacciatore rimane inoltre l’obbligo di documentare la provenienza dell’animale e la sua negatività alla trichinosi. Dopo l’invio al centro di lavorazione conosciuto, le carni devono essere sottoposte alla dovuta bollatura sanitaria.