Respinta la richiesta della Lega Nord di invertire l’ordine del giorno facendo slittare la discussione sul biotestamento.

La Camera ha respinto la proposta della Lega di invertire l’ordine del giorno passando subito a discutere di legittima difesa e mettendo in coda il testamento biologico. Sono 186 i voti di scarto. Con la maggioranza ha votato anche il Movimento 5 Stelle. E il Carroccio salta su. La decisione «è l’ennesima dimostrazione che la sicurezza dei cittadini non rappresenta una priorità né per il Pd né tantomeno per i Cinque Stelle, che tanto chiacchierano e nulla fanno». È l’accusa del capogruppo leghista Massimiliano Fedriga e di Nicola Molteni, numero uno in Commissione Giustizia. «Il grande inciucio Pd-M5S si consuma ancora una volta sulla pelle degli italiani», fa eco il deputato Alessandro Pagano.
Il Movimento 5 Stelle non ci sta e rispedisce le accuse al mittente. Per accelerare la discussione, basterebbe che il Carroccio cessasse l’ostruzionismo sul testamento biologico. «La richiesta della Lega di invertire l’ordine dei lavori tra testamento biologico e legittima difesa è solo una mossa dettata da intenti elettorali», il commento degli esponenti pentastellati in Commissione Giustizia.