Il paese in provincia di Macerata si è schierato a fianco dell’appuntato che alla fine di febbraio ha ucciso un uomo in fuga dopo un furto
Solidarietà al militare che la notte del 25 febbraio ha esploso un colpo nei confronti di Klodjan Hysa, trentaquattrenne in fuga dopo un furto, e lo ha ucciso. È il modo in cui sta reagendo Monte San Giusto (Macerata) dopo l’evento che ha segnato la tranquilla vita del Paese. Lo racconta Marco Imarisio in un servizio pubblicato sul Corriere della Sera.
I cittadini si sono esposti innalzando sulle antiche mura uno striscione dal significato inequivocabile. “Più carabinieri, meno ladri”, si legge sul lenzuolo sventolante.
Il quotidiano riporta la versione ufficiale degli eventi. “Nei giorni precedenti c’erano stati alcuni furti in casa. I carabinieri in borghese vedono un ragazzo che corre velocemente verso una Fiat Bravo. Gli urlano di fermarsi. Lui mette in moto e punta verso di loro a grande velocità. L’appuntato capo pattuglia viene strattonato dal collega che lo vuole togliere dalla traiettoria. E in quel movimento dalla sua pistola parte un colpo. Un calibro 9 parabellum che prima trapassa la lamiera e poi colpisce alla testa l’uomo al volante”.
La magistratura ha ordinato una perizia balistica per confermare la versione. Nel bagagliaio sono stati ritrovati una mazza da baseball, un piede di porco e della refurtiva.
La petizione per sostenere economicamente la difesa del carabiniere, indagato per omicidio colposo ed eccesso di legittima difesa, ha già incassato il sostegno di 2.500 cittadini su poco meno di 8.000 residenti a Monte San Giusto. E ha dato il via alla creazione del comitato cittadino “Difendiamo i tutori dell’ordine”. Mentre già si parla dell’istituzione delle ronde.