I Mercury Arnis Spear Point e Tanto sono due compatti coltelli da collo (neck knife) dotati di un ottimo fodero in kydex: una volta fissati allo zaino, li si dimentica ma hanno il pregio indiscutibile di essere sempre disponibili quando occorre una lama piccola ed efficiente.
Il coltello da collo – in inglese neck knife – è una delle declinazioni maggiormente versatili del lama fissa: molto compatto e sempre a portata di mano, può assolvere a funzioni legate alla sopravvivenza, alla difesa personale e al classico utilizzo in escursione o perfino per cucinare.
Per poter essere trasportato appeso al collo, il coltello non deve avere una lama troppo lunga (in genere abbondantemente sotto i 10 cm) e non essere appesantito da un manico troppo grosso: non a caso che molti neck knife sono dei coltelli full tang, in sostanza un unico pezzo di acciaio.
Quest’ultimo, poi, deve offrire buone doti di taglio, ma anche una buona resistenza agli agenti atmosferici, oltre a non creare troppi problemi quando si tratta di rifare il filo. Altro elemento fondamentale è il fodero: il porto al collo, di tipo rovesciato, non lascia spazio a nessun gioco o elemento lasco, pena la perdita del coltello o il ferimento dell’utilizzatore; inoltre, per garantire la durata della lama, dovrebbe avere un rivestimento interno che la protegga dagli urti.
Due profili di lama per i Mercury Arnis
Tutte queste caratteristiche sono contenute nei due Arnis della maniaghese Mercury (110 euro), progettati dal designer Matteo Morini (come ricorda il logo “2m” impresso sul lato destro della lama) che ha preso spunto da un suo coltello custom per il disegno.
“Come per i Kali, gli Arnis sono nati come disegno custom nel mio line-up 2mEdc, come coltelli scheletrati, il più possibile leggeri e sottili”, racconta Morini, “gli Arnis nascono dalla necessità di avere un neck knife leggero e discreto da portare che conservasse però un’impugnatura fruibile e una lunghezza di lama adatta ad affrontare i compiti quotidiani: acciaio inossidabile per praticità (440C, 58-59 Hrc), 3 mm di spessore per contenere il peso e manico forato per migliorare il grip e permettere un’eventuale manicatura in corda e, di nuovo, per rendere ancora più leggero un coltello che, fodero incluso, non raggiunge i 70 grammi”.
Mercury al momento ha realizzato due profili di lama per l’Arnis: Spear Point e Tanto, che danno il nome ai modelli, entrambi con filo utile di 55 mm. L’impugnatura, sagomata per una presa ottimale della mano, presenta quattro fori di alleggerimento e spigoli stondati per un miglior comfort. Ben progettato è anche il fodero in kydex, uguale per i due coltelli: presenta due anelli in cuoio per fissaggio alla cintura per il porto orizzontale; inoltre, ci sono fori a distanza standard per il montaggio di clip e per infilare un cordino qualora lo si volesse portare al collo.
Come lavorano sul campo
Alla prova sul campo gli Arnis si sono rivelati ben affilati, resistenti e, aspetto non secondario, caratterizzati dall’estetica accattivante della finitura stonewashed dell’acciaio Aisi440.
L’unica pecca, ma è legata alla tipologia di coltello, è nell’impugnatura che, con mani sudate o bagnate, può risultare scivolosa: è un problema facilmente risolvibile fissando del paracord al manico.
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