Il consueto report periodico dell’osservatorio Nasgw consente d’analizzare l’andamento del mercato delle armi in America e confrontarlo col passato recente.
Ormai è ufficiale che per buona parte delle industrie nazionali il 2023 è un anno d’assestamento: lo dice esplicitamente la Nasgw commentando il proprio report periodico sull’andamento del mercato delle armi in America. Dalla nota s’apprende inoltre che rispetto al passato recente i rivenditori stanno riducendo la propria fornitura di magazzino; ciò ha provocato qualche rimostranza dei consumatori finali, che vorrebbero poter scegliere tra un maggior numero di modelli.
Tra le indicazioni metodologiche con cui interpretare i dati la Nasgw sottolinea che a fine primavera 2022 il mercato registrò un picco di vendite; il motivo è da rintracciare nel timore che la strage di Uvalde portasse l’amministrazione federale a imporre una serie di misure restrittive sull’acquisto di armi.
Rispetto all’ultima rilevazione si riduce il divario dall’anno scorso (1,86 miliardi) ma s’amplia quello dalla media del triennio 2020-2022 (2,13 miliardi): il miliardo e 750 milioni di dollari incassati finora valgono infatti rispettivamente circa 6 e circa 18 punti percentuali in meno.
Rallenta ancora il mercato delle munizioni, che a metà luglio 2023 vale 208,61 milioni contro i 248,45 della media triennale (-16%) e i 274,09 del 2022 (-23,9%); nessuna sorpresa infine per il mercato delle ottiche, che con 51,99 milioni incassati continua a restare molto indietro rispetto sia al 2022 (65,92 milioni, -21,1%) sia soprattutto alla media triennale (81,3 milioni, -36,1%).
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