Si conferma la tendenza d’inizio anno: in confronto al passato recente, nel 2024 il mercato delle armi in America è partito abbastanza piano.
Per i soliti paradossi tipici dell’America, l’andamento del mercato delle armi nei primi due mesi e mezzo del 2024 sembra suggerire un discreto ottimismo sulle prossime scelte politiche: che sia perché ormai la campagna elettorale è cominciata e neppure i candidati tendenzialmente ostili vogliono rischiare di perdere voti oppure perché ampi settori dell’opinione pubblica vedono già Donald Trump rientrare trionfante alla Casa Bianca, l’osservatorio Nasgw non registra una corsa all’acquisto.
Detto che leggere i dati soltanto in chiave politica sarebbe un classico errore provocato dall’ansia di riduzionismo (è tanto più semplice pensare che per i fenomeni esista una sola causa, no?), non si può far finta di non vedere che nel 2024, anno elettorale, il mercato è partito piano.
Per le armi il giro d’affari vale infatti 748 milioni di dollari, in contrazione rispetto sia all’anno scorso (786,85 milioni, -4,9%) sia alla media del triennio 2021-2023 (841,08 milioni, -11,1%).
Anche se non le stanno comprando, gli americani comunque le armi le utilizzano. È facile la spiegazione dell’andamento del mercato delle munizioni, che ha già sfondato il muro dei 100 milioni di dollari: sono 105, e valgono l’8,3% in più rispetto ai 97 della media triennale e addirittura il 22,6% in più rispetto agli 85,7 registrati in questo periodo del 2023.
Rispetto all’anno scorso cresce anche il mercato delle ottiche, che ha incassato 32,56 milioni di dollari (erano 30,89, +5,4%); si resta però indietro se si considera il confronto con la media triennale (38,04 milioni, -14,42%).
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