Meopta Meopta Meostar R2 2,5-15×56 RD, dotato delle migliori tecnologie, si presta alle cacce più impegnative. Quelle crepuscolari a distanze medie e lunghe.

 

Nel campo delle ottiche di puntamento, il catalogo Meopta (brand ceco importato e distribuito in Italia da Bignami) propone quattro linee adatte all’impiego venatorio.

Linee Artemis 2100 e Meopro

Due quelle che possiamo definire d’accesso al sistema: Artemis 2100 e Meopro.

La prima, d’impianto tradizionale, dispone solo di un variabile (3-12×50) e un fisso (7×50) e presenta tubo in acciaio con il reticolo posto sul primo piano focale.

La seconda, in alluminio con reticolo sul secondo piano, si avvale di un ampio assortimento di cannocchiali con fattore d’ingrandimento pari a 3x e una struttura piuttosto semplificata tale da renderla appetibile al mercato americano: oltre al ridotto fattore d’ingrandimento, si segnalano lenti con trasmissione della luce al 93%, assenza di reticoli illuminati, tubo da un pollice.

Al di sopra di Meopro sta la linea Meostar R1

La linea Meostar R1 è dotata di un fattore d’ingrandimento pari a 4x, lenti che raggiungono il 94% di trasmissione, reticoli regolabili su sette livelli di luminosità e tubi da 30 mm.

Meopta Meostar R2: il top di gamma

Al top della gamma si colloca la linea Meostar R2. Qui il fattore d’ingrandimento raggiunge i 6x e il valore di trasmissione della luce il 95%, a dimostrare una maggiore complessità ottica e meccanica, e i reticoli sono illuminati in un intervallo di otto step d’intensità.

Anche in questo caso il tubo in alluminio ha un diametro di 30 millimetri e porta il reticolo sul secondo piano focale.

Meostar R2 2,5-15×56 in prova

Questo modello si pone al limite superiore dell’allestimento, in poligono e non (ancora) a caccia. Nella gamma R2 gli fanno compagnia le versioni 1-6×24 / 1,7-10×42 e 2-12×50, a dimostrare un ampio spettro d’impiego.

La nostra ottica è quella che vanta il maggior ingrandimento massimo (15x) e la massima luminosità grazie alla campana da 56 millimetri.

La sua destinazione è indiscutibilmente quella della caccia crepuscolare su distanze anche medio-lunghe.

Il tubo è in alluminio aeronautico, realizzato in un unico pezzo da una barra piena e riempito d’azoto. La meccanica interna, per garantire la sua durata (la garanzia copre 30 anni della vita del prodotto), è invece in ottone. Esternamente è anodizzato.

Ottime le lenti, controllate singolarmente in fase successiva alla produzione, soggette ai trattamenti esterni Meolux antiriflesso, Meodrop idrofobico e Meoshield indurente per conferire massima resistenza alle abrasioni delle lenti esterne.

Sul secondo piano focale sono incisi i reticoli (4C e 4K quelli dell’ottica in prova, è disponibile anche il modello K Dot per la versione da battuta).

L’ergonomia risulta molto ben studiata

Il selettore dell’ingrandimento MeoQuick si avvale di una ghiera ben dimensionata con un risalto che funge da ausilio per facilitare la rotazione della stessa.

Sulla sinistra del blocco centrale risalta il comando per la regolazione dell’intensità d’illuminazione del reticolo. Otto i livelli selezionabili. La tecnologia che sta alla base della gestione dell’elettronica è denominata RD2.

Le torrette di regolazione (Meotrack II) offrono la possibilità di modificare a mano libera il punto d’impatto a passi di un quarto di Moa.

Disponibile come optional e facilmente installabile è la torretta balistica BHT (Ballistic Hunting Turret), che consente di tenere memoria di un massimo di tre distanze d’azzeramento mediante la regolazione di appositi indici. L’impostazione può essere effettuata in maniera sperimentale oppure utilizzando l’apposita app o il software online fornito dal produttore che, una volta azzerato lo strumento alla distanza desiderata (quella convenzionale di 100 metri è preferibile), offre l’indicazione in click alle altre con riferimento alla cartuccia impiegata e ad altri importanti parametri, quali ad esempio l’altezza di montaggio dell’ottica e la pressione atmosferica.

Da notare che è possibile impostare i dati di cartucce caricate manualmente.

Il Meostar R2 si pone in un range di prezzo sicuramente impegnativo, ma più che adeguato alle prestazioni che fornisce. Soprattutto, il prezzo (1.360 euro) corrisponde a circa la metà di un equivalente cannocchiale di produzione centro-europea.

@ Matteo Brogi – da Cacciare a Palla n° 6 2017