Nel corso della terza prova della Coppa del Mondo ISSF è andata in scena una singolare protesta dei tiratori contro la decisione del comitato olimpico della federazione internazionale. Gli atleti solidarizzano con il presidente Fitav Luciano Rossi, di fatto escluso dalla corsa alla presidenza ISSF.
Il lutto al braccio per solidarietà: è questa la protesta dei tiratori, non solo italiani, durante la terza prova della Coppa del Mondo ISSF. Il motivo del contendere è il provvedimento disciplinare assunto dal comitato etico della federazione internazionale nei confronti di Luciano Rossi. Alla fine di aprile il presidente Fitav, peraltro vicepresidente ISSF, è stato sospeso per 36 mesi da “ogni attività dirigenziale, amministrativa e sportiva”. Di fatto ciò lo esclude dalla corsa alla presidenza ISSF, considerato che l’assemblea elettiva avrà luogo il 1° dicembre 2018. La colpa di Rossi? Aver contestato duramente due decisioni dell’ISSF e aver fatto capire che avrebbe tentato la scalata alla presidenza per correggerle.
Il presidente Fitav si è infatti da sempre opposto all’esclusione dal double trap dal programma dei Giochi olimpici e all’ipotesi di sostituire le armi tradizionali con strumenti laser. L’ISSF ha preso una posizione netta; ma, a quanto pare, anche i tiratori. A partire, secondo quanto riporta il comunicato ufficiale Fitav, dalla nazionale azzurra di Andrea Benelli.