Louise Schneider, attivista ottantaseienne del Gruppo per una Svizzera senza esercito, ha imbrattato il muro della Banca nazionale svizzera.
“I soldi per le armi uccidono”. Louise Schneider, attivista ottantaseienne del GsoA, ha pensato bene di scriverlo con lo spray sul muro della Banca nazionale svizzera. Ed è stata fermata dalla polizia. L’azione ha avuto luogo in contemporanea con la raccolta firme per il divieto di esportazione di materiale bellico. L’iniziativa del Gruppo per una Svizzera senza esercito è appoggiata dai Giovani Verdi e da altre 39 organizzazioni.
La petizione per il divieto di esportazione di armi
Al di là dell’azione della Schneider, rimane la petizione del GsoA. Youniss Mussa, segretario dell’associazione, ha spiegato che il testo vuole vietare alla Banca nazionale e alle casse pensione di investire nella produzione di armi. Mussa sostiene inoltre che lo Stato debba limitare il finanziamento all’industria armiera da parte di banche e assicurazioni.
Secondo i dati forniti dal comitato, nel 2016 la Banca nazionale svizzera ha investito in armi 800.000.000 di dollari. Nel settore degli armamenti le casse pensione versano fra i 4 e i 12 miliardi, UBS e Credit Suisse 8 miliardi.